Nell'antica Venezia era in uso, non per vocazione ma per neccessità, farsi monache o frati.
Rinchiudersi in convento era una delle poche scelte per non avere una vita misera come Venezia offriva alla maggior parte del popolo.
Questo è uno dei motivi per il quale neanche i conventi sfuggino al "vizio" che era molto frequente anche tra le suore e i frati .
Il termine "monachini" infatti era stato dato agli amanti delle monache, che con astuzzia riuscivano ad accedere nei conventi, per i loro incontri amorosi.
Con gli anni le leggi si fecero sempre più rigide:
Vietato ai frati l'ingresso nei chiostri delle monache.
Vietato presenze maschili nei conventi , solo in caso di morte.
Vietato ai confessori entrare nei conventi ,almenochè non avessero passato i sessant'anni.
Le punizioni , molto frequenti all'epoca, erano di multe o frustate sulla pubblica piazza anche per le suore complici .
Chiesa dei Carmini a Venezia .
Al lato della chiesa si trova un chiostro di un antico convento.
Roberta Carraro
Tratto dal libro di Gianni Nosenghi
Il grande libro dei misteri di Venezia, risolti e irrisolti.
Olá!
RispondiEliminaVeneza é uma cidade única e que nos marca para toda a vida. Gostava de aí voltar...rever os canais, passear de gôndola, e admirar as pontes e as praças...enfim! Só belas recordações.Um abraço.
Maria Emília
Grazie molte Maria Emilia ...è propio vero Venezia è unica al mondo.
EliminaUn abbraccio
Roberta